La Serie A Femminile: dalla nascita alla professionalizzazione

Un viaggio attraverso la storia della Serie A Femminile, un campionato che si sta affermando con forza nel panorama calcistico italiano.

Diciamoci la verità: la Serie A Femminile ha finalmente trovato il suo posto nel cuore degli appassionati di calcio italiano. Nonostante i pregiudizi e le resistenze degli anni passati, oggi possiamo osservare un’evoluzione significativa che merita di essere raccontata. Dalla sua istituzione come massima divisione del calcio femminile nel 1974 fino alla tanto attesa professionalizzazione avvenuta nel 2022-2023, questo torneo ha compiuto passi da gigante, pur rimanendo avvolto da sfide e criticità che non possiamo ignorare.

Un campionato in crescita: numeri e statistiche

La Serie A Femminile è un vero e proprio caleidoscopio di talenti, con la partecipazione di ben 123 squadre dalla sua nascita. E indovina un po’? Fino al 2024, il torneo ha avuto ben 22 vincitrici diverse! Questo dato non è solo un numero, ma una testimonianza della varietà e della competitività che caratterizzano il calcio femminile italiano. La struttura del campionato ha subito cambiamenti significativi: dal girone unico all’italiana con 12 squadre dal 2025-2026, si è passati a un sistema a due fasi tra il 2022 e il 2025, dando maggiore visibilità alle squadre di vertice e a quelle in difficoltà. Ma ti sei mai chiesto cosa significhi realmente vincere questo campionato? Non si tratta solo di conquistare il titolo di campione d’Italia; c’è anche la possibilità di competere nella UEFA Women’s Champions League. Un sogno che diventa realtà per molte calciatrici, che ora possono aspirare a palcoscenici internazionali. D’altra parte, la retrocessione dell’ultima classificata è una realtà dura e spietata, costringendo le squadre a lottare fino all’ultimo respiro per mantenere la propria posizione. Insomma, la tensione è alle stelle!

I diritti TV: un tema spinoso

Il re è nudo, e ve lo dico io: la questione dei diritti televisivi ha messo in luce le contraddizioni del calcio femminile. Dalla stagione 2018-2019, Sky ha fatto un passo importante acquisendo i diritti, promettendo di dare visibilità a questo sport. Ma, a distanza di qualche anno, ci si è resi conto che il piano iniziale non ha raggiunto i risultati sperati. Nel 2021, i diritti sono passati a La7, che ha promesso di trasmettere in chiaro una partita per ogni giornata, ma il vero punto critico è emerso nell’annata 2023-2024. La frustrazione per la mancanza di offerte per la trasmissione non esclusiva ha portato la FIGC a dover trasmettere le partite in streaming sul proprio sito. Ma come può un campionato ambizioso come la Serie A Femminile non attrarre investimenti adeguati? È un chiaro segnale che il calcio femminile ha ancora molta strada da fare per guadagnarsi la stessa considerazione del calcio maschile. Diciamocelo: è inaccettabile che le nostre atlete non abbiano il giusto palcoscenico!

Conclusioni: il futuro è nelle nostre mani

So che non è popolare dirlo, ma la Serie A Femminile è in un momento cruciale della sua storia. È fondamentale che le istituzioni, i media e gli sponsor comprendano l’importanza di sostenere questa competizione. La realtà è meno politically correct: il calcio femminile ha bisogno di una visibilità costante e di investimenti mirati per crescere ulteriormente. Solo così potrà affermarsi come una realtà consolidata nel panorama calcistico italiano. Quindi, cosa possiamo fare noi? Invitiamo tutti a riflettere su come possiamo contribuire a questa evoluzione. Il futuro del calcio femminile è nelle nostre mani, e ogni piccolo gesto conta. Che si tratti di seguire le partite, di sostenere le atlete o di richiedere maggiore copertura mediatica, ogni passo in avanti è un passo verso la parità. E tu, cosa stai facendo per supportare questo cambiamento?

Scritto da AiAdhubMedia

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