Argomenti trattati
Un omicidio che ha scosso una famiglia
Nel luglio del 2022, la vita di Luigi Ciatti e della sua famiglia è stata stravolta dalla tragica morte di suo figlio Niccolò, ucciso a soli 22 anni in una discoteca di Lloret de Mar. L’omicidio, avvenuto per mano di Rassoul Bissoultanov, un lottatore ceceno con un passato di violenze, ha dato inizio a una lunga e dolorosa battaglia legale. Luigi, insieme alla moglie Cinzia e alla figlia Sara, ha speso oltre centomila euro in processi, cercando giustizia per il giovane assassinato.
La fuga dell’assassino e le mancanze della giustizia
Rassoul Bissoultanov, condannato a 23 anni di carcere in Italia, è riuscito a sfuggire alla giustizia dopo essere stato scarcerato per un errore procedurale. Nonostante fosse stato arrestato in Spagna, ha ottenuto un permesso per recarsi a Strasburgo, dove ha tentato la fuga. Dopo essere stato estradato in Italia, è stato rilasciato per un cavillo giudiziario, rendendosi irreperibile. Da quel momento, la famiglia Ciatti ha denunciato un silenzio assordante da parte delle autorità, che non hanno fornito informazioni sulle ricerche dell’assassino.
La battaglia legale contro lo Stato
In un tentativo di ottenere giustizia, Luigi Ciatti ha deciso di citare in giudizio la Presidenza del Consiglio dei ministri, accusando i giudici di aver commesso un errore clamoroso nella scarcerazione di Bissoultanov. L’avvocato Agnese Usai ha spiegato che l’azione legale è in realtà contro i magistrati, ma deve essere presentata contro lo Stato. La famiglia ha valutato anche l’idea di ricorrere a investigatori privati per rintracciare l’assassino, ma i costi sono proibitivi. La loro lotta continua, alimentata dalla speranza di ottenere giustizia per Niccolò e di vedere il colpevole finalmente punito.