Diciamoci la verità: oggi il mondo fintech è diventato una sorta di passerella su cui tutti si affacciano, cercando di farsi notare. Ma chi sono realmente questi influencer che si ergono a guru del settore? Mentre tutti fanno finta di adorare ogni parola che esce dalle loro bocche, è fondamentale scoprire quali sono le reali competenze e i contributi che portano. Ti sei mai chiesto quali siano le loro vere capacità?
Il mito degli influencer fintech
Il re è nudo, e ve lo dico io: molte delle figure che oggi brillano nel panorama fintech non sono affatto i pionieri che ci vogliono far credere. Dietro a un sorriso smagliante e a profili social impeccabili, spesso si nascondono professionisti che, pur avendo un certo background, non hanno necessariamente rivoluzionato il settore. Le statistiche parlano chiaro: secondo un rapporto recente, solo il 30% dei leader fintech ha effettivamente creato un prodotto innovativo nel mercato. E il resto? Sono abili comunicatori che sanno come muoversi nell’ecosistema digitale. Ma è questo ciò che vogliamo?
Un’analisi controcorrente
So che non è popolare dirlo, ma non possiamo continuare a idolatrare questi influencer senza un’analisi critica. La realtà è meno politically correct: il mondo fintech è, in gran parte, un terreno fertile per l’autocelebrazione. Molti di questi leader si concentrano più sull’immagine che sui risultati concreti. Prendi ad esempio quelle aziende che hanno ottenuto finanziamenti record: spesso, dietro i numeri scintillanti, non c’è un modello di business sostenibile. Eppure, il 70% delle start-up fintech fallisce entro i primi tre anni, ma i loro fondatori continuano a essere celebrati come visionari. Cosa ci dice questo? Che il nostro sistema di valutazione delle influenze è completamente distorto e, francamente, preoccupante.
Conclusioni che disturbano ma fanno riflettere
È ora di svegliarci e di chiederci chi stiamo realmente promuovendo nel mondo fintech. Non possiamo permetterci di dare credito a figure che, pur avendo un grande seguito, non hanno realmente innovato. La vera sfida è cercare e supportare coloro che, con competenza e passione, stanno lavorando per trasformare il settore. Solo così potremo costruire un ecosistema più sano e produttivo, dove l’innovazione non sia solo una parola d’ordine ma una realtà concreta.
Invitiamo tutti a riflettere su questi aspetti e a non lasciarsi abbagliare da facili successi o da influencer carismatici. Il futuro del fintech dipende da noi e dalla nostra capacità di discernere il vero dal superficiale. E tu, cosa ne pensi? Sei pronto a guardare oltre le apparenze?