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Diciamoci la verità: il calcio è molto più di un semplice gioco. È una passione che unisce, diverte e, in questo caso, crea un legame speciale tra chi protegge la nostra sicurezza. Il 16° torneo delle Sirene di calcio a 5, riservato alle Forze dell’Ordine, ha dimostrato che anche in un contesto professionale così serio, ci può essere spazio per il divertimento e la competizione leale. Svolto nei campi sintetici del Centro Sportivo Stuard a San Pancrazio, l’evento ha visto partecipare squadre che hanno messo in campo non solo abilità, ma anche un grande spirito di squadra.
La vittoria dei Carabinieri: un debutto da sogno
Il re è nudo, e ve lo dico io: il torneo ha visto trionfare i Carabinieri/Cufaa United, che nella finale hanno battuto la Polstrada Berceto per 6 a 3. Ma non è solo il punteggio che conta; è l’emozione di un debutto vincente. Gaetano Abbinante, portiere della squadra, ha commentato con entusiasmo: ‘È il primo anno che partecipiamo e non potremmo essere più soddisfatti. Al di là della vittoria, ci siamo divertiti molto, è stata una bellissima esperienza’. Ecco, il calcio, in fondo, è proprio questo: un modo per divertirsi e creare ricordi indimenticabili.
Ma non possiamo dimenticare il valore della partecipazione. Michele Lusito della Polstrada Berceto ha ribadito che, nonostante la sconfitta, l’importante è stato vivere questa esperienza insieme ai colleghi. E qui sta la vera vittoria: il torneo ha offerto un’opportunità di socializzazione e di svago, un momento di evasione dalla routine lavorativa, che non deve mai essere sottovalutato.
Un evento che unisce: la vera essenza del torneo
La realtà è meno politically correct di quanto vorremmo: le competizioni sportive tra le Forze dell’Ordine possono sembrare una semplice distrazione, ma rappresentano molto di più. Si tratta di un modo per rafforzare i legami, per costruire un senso di comunità. Il torneo, organizzato da Sport Parma Service A.S.D. srl in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano, ha visto un buon numero di squadre partecipanti, dimostrando che l’interesse per questo tipo di eventi è in crescita.
La finale per il terzo e quarto posto ha visto la Guardia di Finanza prevalere sulla Polizia Locale/Dipendenti Sanità con un punteggio di 6-5. Luigi Liccardo, della Guardia di Finanza, ha affermato: ‘L’anno scorso abbiamo vinto, quindi ci aspettavamo qualcosa in più, ma il terzo posto ci va benissimo. Partecipiamo sempre e per noi è un appuntamento irrinunciabile’. Qui emerge un altro aspetto importante: la tradizione. Questi tornei non sono solo eventi occasionali, ma appuntamenti che si ripetono e che radicano sempre di più nella cultura delle Forze dell’Ordine.
Conclusioni e riflessioni finali
So che non è popolare dirlo, ma questo torneo va visto come un simbolo di unità e di spirito di squadra. Anche chi ha perso, come Giacomo Tebaldi della Polizia Locale, ha espresso soddisfazione per l’esperienza vissuta, sottolineando l’importanza di partecipare a un evento che sperano continui anche negli anni a venire. Il capocannoniere, Vincenzo Fornino della Guardia di Finanza, con le sue 13 reti, è solo la ciliegina sulla torta di un torneo che ha brillato per passione e impegno.
In un mondo dove il lavoro può diventare opprimente, momenti come questi ci ricordano che la vita deve essere vissuta anche attraverso il divertimento e la connessione umana. Invitiamo quindi tutti a riflettere su quanto sia importante mantenere viva questa tradizione, non solo per il gioco, ma per il legame che crea tra chi ogni giorno lavora per la nostra sicurezza.