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Teodoro Lorenzo, ex calciatore torinese, ha trasformato le sue esperienze sportive in un’opera che va oltre il semplice racconto di calcio. Nel suo libro “Rimpalli”, si snoda un viaggio profondo tra i decenni d’oro del pallone italiano e i nodi esistenziali che caratterizzano la vita di ognuno di noi. La scrittura, per Lorenzo, è un modo per riflettere e scoprire, e le sue pagine si colorano di emozioni e ricordi che affondano le radici nella sua infanzia.
Un ex calciatore con una storia da raccontare
Con sessantatré anni di vita alle spalle e una carriera da calciatore alle spalle, Lorenzo non è solo un ex atleta; è un uomo che ha vissuto la transizione da campo a vita quotidiana. La sua carriera si è sviluppata tra le giovanili della Juventus e l’Alessandria, ma è nella scrittura che ha trovato un nuovo modo di esprimersi. “Il poco che so della vita l’ho imparato dal calcio”, afferma, rivelando come lo sport sia stato per lui una vera e propria scuola di vita.
Rimpalli: l’ibrido tra memoir e saggio
“Rimpalli” non è solo un libro di sport; è un’opera che invita alla riflessione su temi universali come l’amicizia, la perdita e l’identità. Lorenzo utilizza il calcio come pretesto per esplorare la sua storia personale, raccontando aneddoti della sua infanzia trascorsa a Reggio Calabria e le esperienze di una generazione di migranti che ha cambiato il volto di Torino. La narrazione si sviluppa su più livelli, creando connessioni tra il mondo sportivo e le sfide quotidiane.
Un viaggio tra ricordi e introspezione
Le pagine di Lorenzo sono intrise di nostalgia e introspezione. Parla del dolore per la perdita del suo migliore amico, un evento che ha segnato profondamente la sua vita. “Volevo stare ancora con mia madre, che non c’è più”, dice, evidenziando come la scrittura diventi un modo per affrontare e sciogliere questi nodi interiori. Eppure, non si ferma qui: il suo sguardo si allarga per includere le storie di molti altri, di chi ha vissuto esperienze simili.
Formazione autodidatta e ricerca letteraria
Lorenzo non si considera uno scrittore nel senso tradizionale del termine. “Scrittore è solo quello che lo fa per professione”, afferma, sottolineando invece la sua natura di “inquieto indagatore”. La sua scrittura è alimentata da una profonda necessità di esplorare e comprendere, e i suoi riferimenti letterari spaziano da Levi a Ginzburg, creando un ponte tra il suo mondo e quello della grande letteratura italiana.
Il futuro della scrittura di Lorenzo
Con un nuovo saggio in cantiere, “Il bacio di Ligea”, Lorenzo continua la sua esplorazione. “Volevo affrontare la sfida della scrittura di un saggio”, dice, dimostrando una determinazione che ricorda i giorni trascorsi in campo. La scrittura e la lettura per lui rappresentano un nutrimento essenziale, un modo per crescere e diventare una persona migliore.
Una vita narrata con passione e integrità
In “Rimpalli”, Teodoro Lorenzo non racconta solo di calcio, ma intreccia il profumo dell’erba di un campo da gioco con le esperienze di una vita vissuta intensamente. Ogni pagina è un invito a riflettere su come lo sport possa fungere da specchio per le emozioni e le esperienze di ciascuno di noi. Con il suo stile unico e la sua voce autentica, Lorenzo continua a toccare le corde di chi legge, trasformando il suo passato in un racconto universale.