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Diciamoci la verità: la partita tra Spagna e Belgio, valida per il girone B degli Europei 2025, è stata una vera e propria dimostrazione di forza delle iberiche, soprattutto nel secondo tempo. La squadra di Vazquez ha mostrato un dominio in campo che ha messo in evidenza le carenze belghe, lasciando pochi dubbi sul risultato finale. Ma come si è arrivati a questo epilogo? Andiamo a scoprire i dettagli di un match che ha riservato più di una sorpresa e che ha messo a nudo le debolezze di entrambe le formazioni.
Il primo tempo: equilibrio e tensione
Iniziamo dalla prima frazione di gioco, dove la Spagna ha fatto mostra di una gestione del possesso impressionante, ma la mancanza di incisività offensiva ha permesso al Belgio di rimanere in partita. I primi minuti hanno visto le iberiche cercare di sfondare la solida difesa a cinque avversaria, ma senza successo. Il gol di Guijarro al 22′ ha finalmente sbloccato la situazione, ma la gioia è durata poco: il Belgio ha reagito prontamente e ha trovato il pareggio solo due minuti dopo con Vanhaevermaet, sfruttando un calcio d’angolo. Qui, il re è nudo, e ve lo dico io: la difesa spagnola ha mostrato segni di fragilità che sarebbero stati fatali nel prosieguo della partita.
Nonostante il pareggio, la Spagna ha continuato a cercare la via del gol e, grazie a un corner, ha trovato il 2-1 con Paredes, che ha finalmente rotto il ghiaccio, dimostrando che le spagnole non avevano intenzione di mollare. Ma il Belgio, pur essendo in difficoltà, ha dimostrato di avere un certo potenziale, almeno per il momento. Insomma, la tensione era palpabile e il match prometteva emozioni forti.
Il secondo tempo: dominio spagnolo
Il secondo tempo è iniziato in maniera inaspettata, con il Belgio che ha trovato il gol del 2-2 grazie a Eurlings. Questo, però, ha risvegliato la furia delle iberiche, che hanno risposto con una prestazione stellare. Al 53′, un’azione corale ha portato al 3-2 di Esther Gonzalez, che ha dimostrato il suo talento con un diagonale preciso. Da quel momento in poi, la Spagna ha preso il totale controllo del match, mettendo in mostra una superiorità tecnica e tattica che il Belgio non è riuscito a contrastare.
Il 4-2 di Caldentey è arrivato al 61′, ma il momento clou è stato il gol di Pina, una vera perla da fuori area che ha lasciato tutti a bocca aperta. Infine, la doppietta di Putellas ha chiuso i conti. La realtà è meno politically correct: il Belgio, pur avendo avuto i suoi momenti, è stato travolto da una Spagna inarrestabile, capace di mettere a segno ben sei gol e di dimostrare la propria forza in vista dei quarti di finale. Diciamoci la verità: chi avrebbe scommesso su un simile epilogo?
Conclusioni e riflessioni
La partita ha messo in evidenza non solo le qualità della squadra spagnola, ma anche le difficoltà del Belgio, che esce dagli Europei con un bottino amaro dopo due sconfitte. Questo è un campanello d’allarme per il calcio femminile belga, che deve riflettere su come migliorare e tornare a competere a livello internazionale. La Spagna, d’altra parte, si prepara a sognare in grande, dimostrando che il talento e il lavoro di squadra possono fare la differenza in un torneo così prestigioso.
Invito tutti a riflettere su quanto visto in campo: il calcio è uno sport dove le sorprese non mancano, ma la costanza e la determinazione sono le chiavi del successo. La Spagna ha dimostrato di avere entrambe queste qualità, mentre il Belgio, purtroppo, ha mostrato di avere bisogno di una ristrutturazione profonda per tornare a essere competitivo. E ora, chi sarà il prossimo avversario delle iberiche nei quarti di finale? Non possiamo che restare sintonizzati e curiosi!