Ci sono momenti nella vita in cui ci si sente un po’ come un pallone da calcio: rimbalzati di qua e di là, senza una meta precisa e, ammettiamolo, un po’ sgonfi. Ma ehi, non tutto è perduto! È qui che entra in gioco Rūmī, il poeta che ha capito che anche nel caos si può trovare bellezza. Nato in un’epoca in cui il Wi-Fi non esisteva (sì, parliamo del 1207), Rūmī ha saputo scrivere versi che ancora oggi ci fanno battere il cuore, proprio come un gol in una finale di Champions League.
Un po’ di storia
Immaginate di essere in un campo di calcio, ma invece di giocare, state leggendo le parole di Rūmī. È nato a Balkh, ora in Afghanistan, e ha vissuto in un periodo turbolento, proprio come le squadre che lottano per la salvezza in Serie A. Eppure, le sue parole sono un faro di speranza. “Non piangere. Qualsiasi cosa tu perda torna in un’altra forma”. Perfetto per chi ha visto la propria squadra perdere il campionato all’ultimo minuto, giusto?
Rūmī e il calcio: un amore eterno
Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma che c’entra Rūmī con il calcio?” Ebbene, cari lettori, la risposta è semplice: entrambi parlano di passione, di impegno e, a volte, di frustrazione. La poesia di Rūmī ci invita a guardare dentro di noi, a scoprire la nostra forza interiore, proprio come un allenatore che sprona la propria squadra a dare il massimo nel secondo tempo.
- Amore: “Lascia che la bellezza di ciò che ami sia ciò che fai.” Perfetto per chi ama il calcio e non perde occasione per giocare anche solo nel cortile.
- Perdita: “Non piangere. Qualsiasi cosa tu perda torna in un’altra forma.” Per tutti coloro che hanno visto la propria squadra del cuore retrocedere.
- Bellezza: “Tutto ciò che è fatto bello e giusto è fatto per l’occhio di chi vede.” Anche un passaggio perfetto può essere considerato poesia.
A proposito di poesia e sport
Ma non è solo il calcio femminile a trarre ispirazione da Rūmī. Anche il mondo del calcio maschile, con le sue tensioni e le sue emozioni, trova nei suoi versi una sorta di consolazione. E se pensate che un gol non possa essere paragonato a una poesia, beh, vi invito a rivedere i vostri parametri di bellezza! Un tiro in porta, un dribbling, un assist: tutto può diventare poesia se lo osservi con la giusta prospettiva.
In conclusione, la poesia di Rūmī ci ricorda che la vita, così come il calcio, è fatta di alti e bassi. E se oggi ci sentiamo un po’ sgonfi, domani possiamo tornare a brillare sul campo. Quindi, la prossima volta che vedete una partita, pensate a Rūmī. E chissà, magari un giorno vi troverete a scrivere la vostra poesia calcistica.