Argomenti trattati
Oggi, 16 giugno, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei “Penalty Awards 2025”, un evento che, giunto alla sua dodicesima edizione, punta a premiare le figure più meritevoli del calcio dilettantistico siciliano. Mentre il calcio professionistico continua a monopolizzare l’attenzione dei media, questo evento si propone di dare voce a chi lavora dietro le quinte, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla promozione dello sport a livello locale. Se non ora, quando?
Un riconoscimento per chi lavora nell’ombra
Il Sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, durante la presentazione, ha sottolineato l’importanza dello sport come strumento di crescita personale e sociale. Diciamoci la verità: il calcio, così come altre discipline sportive, non è solo una questione di vincere o perdere, ma un’opportunità per insegnare valori fondamentali come il rispetto, la resilienza e la condivisione. In un’epoca in cui la competizione è spesso vista come l’unica via per il successo, è cruciale ricordare che anche il fallimento ha il suo valore. Non possiamo ignorare il fatto che molti atleti, allenatori e dirigenti operano senza il clamore delle luci della ribalta, ma il loro impegno è altrettanto fondamentale.
La manifestazione si svolgerà il 18 giugno al Teatro “Regina Margherita” di Caltanissetta e si preannuncia come un momento di celebrazione per le categorie più basse del calcio, come la Serie D, Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. Queste sono le realtà che spesso non ricevono l’attenzione che meritano, eppure sono piene di passione e dedizione. So che non è popolare dirlo, ma il calcio dilettantistico è la vera linfa vitale dello sport a livello locale, dove molti giovani talenti iniziano il loro percorso. Chi non conosce almeno un ragazzo del proprio paese che sogna di diventare un campione?
Valori e sfide del calcio dilettantistico
Parlando con l’assessore allo Sport, Toti Petrantoni, emerge un’analisi controcorrente sulla situazione dello sport in Sicilia. La sua affermazione che gli allenatori e i dirigenti siano spesso educatori prima che professionisti è un punto di vista che merita attenzione. Molti di loro si fanno carico di responsabilità enormi, cercando di mantenere vivo un movimento che, in un contesto difficile come quello attuale, rischia di essere trascurato. La realtà è meno politically correct: il supporto alle realtà dilettantistiche è spesso insufficiente, eppure eventi come i Penalty Awards rappresentano un passo avanti per dare visibilità e riconoscimento a chi lavora con passione.
Il Dott. Fabio Capuana, dirigente sportivo, ha evidenziato l’importanza di continuare a incentivare il movimento non professionistico, sottolineando come lo sport possa fungere da motore per la comunità. Le statistiche parlano chiaro: solo una piccola frazione di giovani atleti riesce a raggiungere il professionismo, mentre la maggior parte di loro continua a coltivare la propria passione a livello dilettantistico. È nostro dovere, come società e istituzioni, garantire che questi giovani abbiano la possibilità di sviluppare le proprie aspirazioni e che i loro sforzi siano riconosciuti. Ma come possiamo farlo?
Premi speciali e riconoscimenti
La manifestazione non si limiterà a premiare atleti e allenatori; ci saranno anche riconoscimenti speciali, come il premio alla carriera per il dirigente Pietro Lo Monaco e il premio dedicato al ricordo di Santo Palma. Questi premi ampliano il valore dell’evento oltre il mero risultato sportivo, ponendo l’accento sul contributo che ogni individuo può dare alla crescita dello sport. Questo approccio è fondamentale per creare una cultura sportiva che valorizzi non solo le vittorie, ma anche l’impatto positivo che lo sport può avere nella vita delle persone.
Infine, è importante notare che l’accessibilità di eventi come i Penalty Awards, aperti a tutti e gratuiti, rappresenta un passo importante per avvicinare la comunità allo sport. Coloro che si dedicano al calcio dilettantistico meritano attenzione e rispetto, e queste iniziative sono un’opportunità per mettere in risalto il loro lavoro. La vera sfida ora è continuare a sostenere queste iniziative nel tempo, affinché il calcio siciliano possa continuare a prosperare e a formare i campioni di domani. Chi lo sa? Potremmo scoprire il prossimo grande talento proprio qui, tra le nostre fila.