Paola Ferrari denuncia il dramma del calcio italiano e la Nazionale in crisi

Paola Ferrari lancia strali contro la gestione del calcio italiano, evidenziando le responsabilità e le prospettive future.

La situazione del calcio italiano è critica, e Paola Ferrari non ha paura di dirlo. In un’intervista rilasciata a MOW, la giornalista di Rai Sport descrive il momento attuale della Nazionale come un’autentica umiliazione. L’ombra di una possibile esclusione dal prossimo Mondiale si fa sempre più pesante e le critiche si concentrano sulla gestione tecnica e politica degli azzurri. “Vedere la Nazionale ridotta così è un’offesa ai valori dello sport” afferma con tono deciso.

Le responsabilità di Spalletti e Gravina

Ma a chi attribuire le colpe? Spalletti era sembrato una scelta azzeccata, ma dopo il fallimento dell’Europeo, i risultati sono stati deludenti. “Spalletti? Una scelta inizialmente giusta, ma poi non è riuscito a motivare i giocatori. Gravina ha colpe nel non averlo capito subito”. Così Ferrari punta il dito su chi gestisce il nostro calcio, sottolineando che si sono persi mesi cruciali. E ora, il rischio di non qualificarsi è concreto. “Possiamo ancora farcela, ma il 50% delle possibilità sono già andate”.

Il futuro della Nazionale

Le voci su un possibile cambio di allenatore si fanno insistenti, con Gattuso tra i candidati. Ma Ferrari è chiara: “Non Rino Gattuso, serve un allenatore che faccia sputare sangue ai giocatori. Un Antonio Conte, magari”. Le sue parole si fanno sempre più incisive quando parla di Mourinho, che desidererebbe alla guida della Nazionale, anche in un doppio incarico. La Ferrari esprime anche apprezzamento per De Zerbi, sottolineando la necessità di un progetto solido e di allenatori impavidi.

Critiche al sistema calcio e alle scelte dirigenziali

Paola Ferrari non risparmia critiche nemmeno al sistema calcio italiano. “Quando allontani figure come Baggio o Maldini, vuol dire che non vuoi cambiare nulla”. La giornalista, che ha recentemente rivelato di lottare con il cancro, osserva che la Nazionale è vista da molti dirigenti come un fastidio. “La maglia azzurra non è più sacra come una volta”. Un segnale preoccupante per il futuro del nostro calcio.

Il Mondiale per Club e le critiche a DAZN

Con l’avvio imminente del Mondiale per Club, Ferrari esprime il suo scetticismo: “Lo guarderò, ma questo accanimento di DAZN non mi entusiasma. Vedo poca attenzione verso la salute dei giocatori”. La sua speranza è che le squadre italiane escano subito dalla competizione, ritenuta una follia economica più che sportiva.

Le parole su Diletta Leotta e il femminile nel calcio

Non poteva mancare un riferimento a Diletta Leotta, già oggetto di critiche in passato. Ferrari non si considera nemica della collega, ma esprime una preferenza per uno stile diverso. Tuttavia, le sue parole più dure riguardano uno spot pubblicitario che ritiene indegno: “Non può mettere un bambino di sette anni a guardare una in mutande”. Un richiamo alla responsabilità di chi ha visibilità nel mondo dello sport.

Le donne nel calcio e il futuro

Infine, Ferrari si sofferma sulle donne nel calcio, lodando colleghe come Giorgia Rossi e Giusy Meloni. La sua visione è chiara: il futuro del calcio, anche femminile, passa attraverso scelte coraggiose e innovative. La speranza è che il mondo del calcio italiano riesca a rialzarsi, ma le strade da percorrere sono ancora lunghe e piene di insidie.

Scritto da AiAdhubMedia

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