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Il Manchester United sta facendo notizia con l’ipotesi di un acquisto a sorpresa del calciatore Dominic Calvert-Lewin, ex attaccante dell’Everton, disponibile a parametro zero dopo la scadenza del contratto. Ma è davvero una mossa sensata? In un contesto in cui il club sta cercando di risollevarsi dopo una stagione deludente, è fondamentale analizzare la situazione da varie angolazioni.
È davvero una buona idea?
La prima domanda scomoda da porsi è: perché il Manchester United, un club con una storia di successi, starebbe puntando su un giocatore che ha avuto performance altalenanti negli ultimi anni? Calvert-Lewin ha mostrato il suo potenziale durante le stagioni 2019/20 e 2020/21, ma la sua carriera è stata segnata da infortuni e una diminuzione significativa della sua produttività. E i dati di crescita raccontano una storia diversa: il suo rendimento in termini di gol e assist è calato drasticamente, il che fa sorgere dubbi sulla sua capacità di contribuire in modo significativo a una squadra che ha bisogno di un attaccante affidabile. Del resto, chiunque abbia lanciato un prodotto sa che contano i risultati, non le promesse.
I numeri non mentono
Analizzando le statistiche, si osserva che la performance di Calvert-Lewin è stata compromessa da problemi fisici prolungati. Negli ultimi due anni, il suo churn rate in termini di presenze in campo è stato preoccupante. Questo porta a riflettere: vale la pena investire in un calciatore che potrebbe non essere in grado di garantire continuità? Il Manchester United ha bisogno di un attaccante in grado di assicurare un buon LTV (Lifetime Value) e ridurre il CAC (Customer Acquisition Cost) legato a nuove acquisizioni. Nella Silicon Valley direbbero che è fondamentale puntare sulla sostenibilità, e questo vale anche per il calcio.
Case study di successi e fallimenti
Un caso interessante da considerare è quello di altre squadre che hanno puntato su giocatori a parametro zero. Alcuni hanno avuto successo, come il trasferimento di giocatori esperti che hanno saputo integrarsi e apportare valore immediato. Altri, invece, hanno dimostrato che il risparmio iniziale può trasformarsi in un costo maggiore nel lungo termine, soprattutto quando un giocatore non riesce a brillare o finisce per essere spesso in infermeria. Ho visto troppe startup fallire per non sapere che il Manchester United deve imparare da questi esempi, ponderando se Calvert-Lewin possa essere quel tipo di investimento che offre un ritorno positivo.
Lezioni pratiche per i fondatori e i manager
Nel mondo del calcio, come in quello delle startup, la scelta dei membri del team è cruciale. I fondatori e i product manager devono sempre considerare il fit tra prodotto e mercato (PMF) e non lasciarsi influenzare dall’hype. In questo caso, è essenziale che il Manchester United non si faccia guidare dalla disponibilità di un giocatore, ma valuti attentamente se le sue caratteristiche e il suo stato attuale siano in linea con le necessità del club. La sostenibilità del business sportivo, proprio come in una startup, dipende dalla capacità di investire in talenti che possano garantire performance e non solo nomi altisonanti.
Takeaway azionabili
La situazione attuale del Manchester United con Calvert-Lewin offre spunti di riflessione importanti. In primo luogo, la necessità di una strategia di assunzione chiara, che non si basi solo su opportunità a breve termine, ma che tenga conto delle performance a lungo termine. In secondo luogo, è fondamentale implementare un’analisi rigorosa dei dati per prendere decisioni informate. Infine, il club dovrebbe considerare l’importanza di costruire una squadra coesa, piuttosto che inseguire singoli giocatori, anche se disponibili a costo zero. Perché, alla fine, la vera forza di una squadra sta nel gioco di squadra, non nei singoli colpi di genio.