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Ah, il tennis! Quella disciplina che ci fa sudare freddo quando il nostro giocatore del cuore perde e ci fa festeggiare come se avessimo vinto alla lotteria quando trionfa. E in questo dramma sportivo, chi se la passa meglio se non la famiglia? Carlos Alcaraz, il giovanotto che ha conquistato il Roland Garros 2025, ha un clan che lo sostiene come un gruppo di tifosi sfegatati in un derby. Sì, stiamo parlando di genitori, fratelli e chi più ne ha più ne metta. Insomma, una vera e propria famigliola tennistica che non perde occasione per applaudire e supportare il campione di casa.
La famiglia Alcaraz: un collaudato team di supporter
Carlos Alcaraz, che a questo punto non ha bisogno di presentazioni, può contare sull’affetto e sul tifo incondizionato di genitori come Carlos Alcaraz González e Verónica Garfia. Ma non è tutto: c’è anche il fratello maggiore Álvaro, che ha ben 25 anni e sembra essere il suo più grande fan. E chi non lo sarebbe, dico io? Avere un fratello che solleva trofei e conquista la gloria mondiale è un bel bonus. Álvaro, che a sua volta ha una carriera nel tennis, non è solo un semplice spettatore ma fa parte della squadra di Carlos dal 2022, fungendo anche da sparring partner. Potrebbe sembrare un lavoro noioso, ma credetemi, non c’è niente di più elettrizzante che colpire alcune palle con il proprio fratello che sta per diventare una leggenda.
Un supporto familiare che fa la differenza
Carlos non perde occasione per sottolineare quanto sia importante avere la famiglia al proprio fianco nei momenti chiave. “Stare con loro mi fa sentire a casa,” ha detto, e chi può dargli torto? È come avere il proprio staff di cheerleader personale, ma senza le pettinature stravaganti e i vestiti colorati (anche se, a dirla tutta, un po’ di glitter non guasterebbe). E tra un torneo e l’altro, Carlos riesce a ritagliarsi del tempo per i suoi fratelli, cercando di educarli ai buoni valori e, soprattutto, a non vederlo solo come il tennista famoso, ma come il loro affettuoso fratello maggiore.
Le rivalità e le risate tra fratelli
Ma non pensate che la vita in famiglia Alcaraz sia tutta rose e fiori. Oh no, ci sono anche litigi e piccole rivalità, proprio come in ogni famiglia che si rispetti. Carlos e Álvaro, quando erano più piccoli, erano famosi per le loro sfide a tennis. Immaginate due ragazzini che si sfidano per chi colpisce la pallina più lontano, con scommesse su chi avrebbe fatto il miglior serve-and-volley. “Eravamo come Zipi e Zape,” confessa Álvaro, evocando immagini di scherzi e risate. E per chi non lo sapesse, Zipi e Zape sono i protagonisti di un fumetto spagnolo, noti per le loro avventure comiche.
Un legame indissolubile
Adesso, mentre si preparano per partite importanti, la loro routine pre-partita include partite a parcheesi e chiacchiere su argomenti ben lontani dal tennis. “Carlos è energico sul campo, ma quando posiamo le racchette, è un tipo piuttosto calmo,” spiega Álvaro, con un sorriso che tradisce la complicità fraterna. E mentre Carlos ha un debole per il Real Madrid, Álvaro è un tifoso sfegatato del Barcellona. Una rivalità calcistica che, chissà, potrebbe generare qualche momento di tensione durante la cena di famiglia.
Il futuro della famiglia Alcaraz
Con i successi di Carlos, la famiglia Alcaraz sembra destinata a rimanere sotto i riflettori. E chissà, magari Jaime, il piccolo di casa, seguirà le orme dei suoi fratelli. A soli 13 anni ha già vinto il campionato juniores e, con una famiglia così appassionata, sembra avere tutte le carte in regola per diventare il prossimo fenomeno del tennis.
E mentre ci godiamo le avventure tennistiche di Carlos e la sua famiglia, possiamo solo immaginare quante altre storie divertenti e commoventi ci riserverà il futuro. Ma una cosa è certa: che vinca o perda, lui avrà sempre un tifo e un supporto incondizionati da parte dei suoi cari. E alla fine della giornata, non è questo il vero significato della vittoria?