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Entrare in un caffè e vedere persone con il viso incollato ai loro telefoni è un’immagine che Jill Scott, ex calciatrice della nazionale inglese, trova allarmante. La tecnologia, purtroppo, ha preso il sopravvento in molte interazioni quotidiane, ma c’è un aspetto positivo che Scott ha vissuto sulla sua pelle: il potere delle figurine di calcio nel creare legami tra le persone. La sua caffetteria, Boxx2Boxx a Manchester, è diventata un rifugio per appassionati di calcio che si riuniscono per scambiare figurine e condividere storie.
Il fenomeno del collezionismo
«Adoro quando i clienti vengono e iniziamo a scambiare figurine» racconta Scott, entusiasta del lancio della nuova collezione UEFA Women’s Euro 2025. «È incredibile vedere come nascano conversazioni tra persone che normalmente non si parlerebbero. I bambini interagiscono con adulti per un semplice interesse comune. È una lezione di vita: ci si aiuta a vicenda». Questo scambio non è solo un modo per divertirsi, ma crea un’atmosfera di comunità. Scott sottolinea quanto sia bello per i bambini avere qualcosa di tangibile nelle mani, come un album di figurine, in un’epoca dominata da schermi e dispositivi digitali.
Un passato da collezionista
Scott ricorda con nostalgia la sua infanzia, quando le figurine maschili erano l’unica opzione per le giovani appassionate di calcio. Oggi, invece, le figurine delle calciatrici stanno finalmente trovando spazio, rispondendo a una domanda crescente da parte delle nuove generazioni. «Ho sentito tante storie di giovani che si avvicinano al calcio, ma ciò che rende tutto speciale è che molte di noi, che non avevano questa opportunità, ora possono finalmente collezionare figurine delle calciatrici» afferma Scott, con una nota di orgoglio.
Il legame tra nostalgia e modernità
Il collezionismo di figurine trascende le generazioni. Dai bambini che chiedono la paghetta ai genitori, agli adulti nostalgici che spendono per pacchetti di figurine, il fenomeno è in continua crescita. Scott, ora 38enne e ritirata dal calcio da tre anni, ha già testato la nuova collezione e scopre che collezionare figurine ha un effetto terapeutico. «A volte, dopo una giornata di lavoro intensa, mi siedo e mi rilasso con le figurine. Se mi sento ansiosa, mi distraggo e mi riporta ai ricordi d’infanzia» racconta.
Le aspettative per l’Euro 2025
Quando si parla di calcio, l’estate 2025 si preannuncia ricca di emozioni. Scott, campionessa europea con l’Inghilterra nel 2022, ha fiducia nelle sue ex compagne. «Credo che possano riconfermarsi campionesse. Hanno l’esperienza e il talento per farlo» afferma decisa. Tuttavia, la strada è in salita, con un girone difficile che include squadre forti come Paesi Bassi e Francia. Scott sa bene che ogni partita sarà una battaglia, specialmente per una squadra con il titolo di campione da difendere.
Le sfide del torneo
Scott analizza le difficoltà che l’Inghilterra dovrà affrontare: «In un torneo, devi trovare il ritmo giusto fin dall’inizio. La pressione è alta, ogni avversario vedrà la partita contro l’Inghilterra come una finale» spiega. Nonostante alcune critiche recenti, è convinta che la squadra abbia un potenziale straordinario. «Le giocatrici sono preparate mentalmente e sanno gestire la pressione. Sarina Wiegman è una delle migliori allenatrici, sa come tenere a bada le emozioni» aggiunge.
Nuove stelle in ascesa
Con giovani talenti come Ella Toone e Alessia Russo che stanno emergendo, Scott punta su Grace Clinton come possibile rivelazione dell’estate. «Grace è una giocatrice completa, capace di fare la differenza in campo» dice. «Sì, ha bisogno di esperienza, ma solo giocando avrà la possibilità di crescere». Questo è il futuro del calcio femminile, un futuro che si prospetta luminoso e ricco di promesse.
In un panorama calcistico in continua evoluzione, le figurine di calcio si rivelano una metafora perfetta: uniscono generazioni, creano legami e raccontano storie. E chi lo sa, forse l’album di figurine di un bambino di oggi diventerà un pezzo di storia domani.