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Federico Gatti è al centro di un acceso duello tra Napoli e Juventus. La situazione è calda, e il difensore della Juventus sembra essere l’obiettivo principale per entrambe le squadre. Il direttore sportivo partenopeo, Giovanni Manna, non perde tempo e si è già incontrato con gli agenti del giocatore a Milano. Ma la Juventus non ha intenzione di lasciarlo andare facilmente.
Il corteggiamento del Napoli
Il Napoli ha messo in atto una strategia serrata per assicurarsi Gatti. Manna ha presentato un’offerta allettante: un contratto quinquennale da 3 milioni di euro netti all’anno. Un cifra che stuzzica il difensore, ma c’è di più. Il club partenopeo è pronto a mettere sul piatto anche un’offerta per la Juventus: tra i 20 e 25 milioni di euro per il suo cartellino. Ma i bianconeri non sono disposti a cedere facilmente il loro centrale difensivo.
La reazione della Juventus
La Juventus, dal canto suo, sta studiando un piano per trattenere Gatti. Il nuovo direttore generale, Comolli, ha già avallato una strategia per evitare che il giocatore possa essere tentato di lasciare Torino. Al centro della strategia c’è un rinnovo di contratto con un aumento significativo: si parla di passare dai 1,4 milioni attuali a ben 2,5 milioni a stagione. Una mossa che potrebbe convincere Gatti a restare.
Le implicazioni per il futuro
Nonostante l’offerta del Napoli sia più alta, Gatti potrebbe essere sedotto dall’idea di diventare un titolare inamovibile della Juventus, un mattoncino fondamentale nella costruzione della squadra di domani. Ma c’è da riflettere: il tempo gioca un ruolo cruciale. L’entourage del giocatore ha deciso di prendersi del tempo per valutare le proposte. La risposta definitiva potrebbe arrivare solo dopo il Mondiale per club, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Un futuro incerto
Gatti è un giocatore di grande valore, e le sue decisioni influenzeranno non solo il suo futuro, ma anche quello delle due squadre. Napoli e Juventus sono pronte a sfidarsi in un mercato che si preannuncia infuocato. Chi avrà la meglio? Solo il tempo potrà dirlo, ma l’attesa è già palpabile.