Ezio Simonelli favorito per la presidenza della Lega Serie A

Il commercialista sostenuto da 15 club per succedere a Lorenzo Casini

La candidatura di Ezio Simonelli

Ezio Simonelli si profila come il principale candidato per succedere a Lorenzo Casini alla presidenza della Lega Serie A. Recentemente, è emersa la notizia che ben 15 delle 20 società che compongono la massima serie calcistica italiana hanno deciso di sostenere la sua candidatura. Questo ampio consenso è il risultato di una riunione avvenuta nelle ultime ore, durante la quale è stata anticipata la prima assemblea elettiva al prossimo 9 dicembre, come riportato dal Corriere della Sera.

Chi è Ezio Simonelli?

Ezio Simonelli è un noto commercialista, ex collaboratore di Silvio Berlusconi e amico di lunga data di Adriano Galliani, che ha fortemente sostenuto la sua candidatura. La carriera di Simonelli è caratterizzata da una lunga esperienza nel settore, avendo tentato in passato di ottenere un ruolo nella Serie B, dove aveva ricevuto solo due voti contro il rieletto Balata. Ha ricoperto anche il ruolo di reggente della Serie A e, dal 1982, esercita la professione di dottore commercialista, specializzandosi come revisore contabile e docente. È membro del comitato scientifico del Master di Diritto e Pratica Tributaria de il Sole 24 Ore e ha ricoperto ruoli significativi nei collegi sindacali di Mediaset e Mondadori, oltre a essere console onorario del Canada a Milano.

Il processo elettorale

Per le prime due votazioni, che si svolgeranno all’inizio di dicembre e nella prima parte di gennaio, sarà necessario ottenere almeno 14 voti su 20 per eleggere il nuovo presidente. Se non si raggiungerà un accordo nelle prime due votazioni, una terza votazione potrebbe essere programmata nella seconda metà di gennaio, dove basteranno 11 voti per ottenere la carica. La situazione attuale vede 15 club già pronti a supportare Simonelli, tra cui nomi illustri come Atalanta, Juventus, Milan e Roma. Tuttavia, ci sono anche società contrarie alla sua candidatura, come Empoli, Lazio, Lecce, Napoli e Verona, che non hanno partecipato alla riunione decisiva.

Scritto da Redazione

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