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La situazione attuale delle trasferte dei tifosi
Negli ultimi anni, il fenomeno della violenza negli stadi e durante le trasferte ha assunto proporzioni preoccupanti. Recenti scontri tra ultras e forze dell’ordine hanno spinto il Casms, il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, a prendere decisioni drastiche. Le autorità di pubblica sicurezza hanno proposto divieti di trasferta per le tifoserie di squadre come Atalanta, Como, Roma e Napoli. Queste misure sono state adottate per garantire la sicurezza di tutti, in particolare delle famiglie e dei bambini che assistono agli eventi sportivi.
Le ragioni dietro i divieti
Secondo Maurizio Improta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, la recrudescenza della violenza è evidente. Dall’inizio della stagione, ci sono stati 183 feriti tra le forze dell’ordine durante le operazioni di ordine pubblico negli stadi, un numero in aumento rispetto all’anno precedente. Questi dati, sebbene possano sembrare ‘freddi’, evidenziano un problema serio che richiede attenzione. Le misure di divieto di trasferta sono state introdotte per prevenire gli ‘incroci’ tra tifoserie estreme, che spesso sfociano in violenza.
Le conseguenze per i tifosi
Le nuove restrizioni colpiscono in particolare i tifosi giallorossi, che non potranno seguire la loro squadra in trasferta a Como. Anche i sostenitori del Napoli subiranno un duro colpo, con la richiesta di divieto per tre trasferte. Queste decisioni non solo limitano la libertà di movimento dei tifosi, ma pongono anche interrogativi sulla cultura del tifo in Italia. È fondamentale trovare un equilibrio tra il diritto di seguire la propria squadra e la necessità di garantire la sicurezza pubblica. Le autorità stanno cercando di affrontare la questione in modo proattivo, ma è chiaro che la strada da percorrere è ancora lunga.