Diritti televisivi del calcio: le novità della stagione 2025/26

In attesa di scoprire chi trionferà nel calcio, analizziamo le complessità dei diritti tv per il 2025/26.

Diciamoci la verità: il calcio non è solo passione, ma anche un enorme business. I diritti televisivi sono il cuore pulsante di questo meccanismo. Con l’inizio della stagione 2025/26, molti di noi tifosi si trovano a dover affrontare un panorama complicato e in continua evoluzione. Mentre ci prepariamo a gustare le partite, è fondamentale comprendere come il mondo delle trasmissioni sta cambiando e cosa significa tutto questo per noi, appassionati di calcio.

Il panorama dei diritti tv in Italia

La stagione 2025/26 ci riserva molte conferme, ma anche alcune novità. La Serie A continuerà a essere dominata dalle piattaforme DAZN e Sky, che si spartiscono il palinsesto fino al 2028/29. DAZN trasmetterà tutte e 380 le partite della stagione, mentre Sky si occuperà di alcune gare in co-esclusiva. Questo accordo rappresenta una continuità, ma è anche un chiaro segnale: il calcio italiano è sempre più legato ai servizi di streaming, e noi tifosi dobbiamo adattarci a questa nuova realtà. Ti sei mai chiesto quanto ci costerà effettivamente seguire le nostre squadre del cuore?

Non possiamo ignorare il fatto che la trasmissione in chiaro di alcune partite da parte di DAZN è un esperimento interessante, ma resta da vedere quanto questa strategia possa realmente avvantaggiarci. E che dire della Coppa Italia e della Supercoppa italiana? Mediaset mantiene il suo monopolio su queste competizioni, confermando la sua presenza nel panorama calcistico italiano. Insomma, mentre tutti fanno finta di credere che tutto vada per il meglio, la realtà è meno politically correct: stiamo assistendo a una concentrazione di diritti che potrebbe non giovare a tutti i tifosi.

Le competizioni europee e il loro impatto

Passando alle competizioni europee, la Champions League, con il suo nuovo format, ci offrirà più partite e quindi più opportunità di visibilità. Sky continua a essere il principale broadcaster del torneo, trasmettendo la maggior parte delle partite in esclusiva. Tuttavia, la presenza di Amazon Prime Video, che si è assicurato alcuni incontri, segna un cambiamento significativo nel mercato. Ti senti pronto a navigare tra diverse piattaforme per non perderti neanche un match? Potrebbe rivelarsi frustrante, lo sappiamo bene.

Le modifiche ai diritti tv delle competizioni europee non riguardano solo la Champions League. Anche l’Europa League e la Conference League restano sotto il controllo di Sky, che offre una copertura completa. Ma attenzione: il fatto che alcune partite siano trasmesse in chiaro su TV8 non deve farci illudere. È un’operazione di marketing, mascherata da opportunità per i tifosi, che spesso non vedono mai le squadre italiane impegnate in questi match. E allora, come possiamo considerare una strategia che potrebbe rivelarsi più pubblicitaria che realmente accessibile?

Il calcio internazionale e le sfide future

Passando al calcio internazionale, il panorama si fa ancora più complesso. La Premier League continuerà a essere visibile su Sky fino al 2027/28, mentre per la Bundesliga si prevedono sviluppi simili. La Liga rimane fedele a DAZN, ma la Ligue 1 resta un punto interrogativo. In un mercato in continua evoluzione, è difficile fare pronostici; la situazione è fluida e potrebbe cambiare da un giorno all’altro. Ti sei mai chiesto se le squadre italiane sapranno competere in questo marasma?

Infine, non possiamo dimenticare le competizioni nazionali, con l’Italia che si prepara a qualificarsi per i Mondiali del 2026. Le partite di qualificazione saranno trasmesse da Sky, mentre le sfide dell’Italia saranno visibili sulle reti Rai e in differita su Sky. Una situazione che, se da un lato garantisce visibilità, dall’altro espone il nostro calcio a potenziali insuccessi, con ripercussioni anche sui diritti televisivi futuri. Insomma, siamo veramente pronti a scommettere sul nostro futuro calcistico?

In conclusione, la stagione 2025/26 si preannuncia densa di sfide e incertezze per noi tifosi italiani. Dobbiamo essere pronti a muoverci in un panorama televisivo sempre più affollato e confuso. Riflessioni critiche e un approccio scettico ci aiuteranno a navigare in questo mare di cambiamenti. È tempo di chiederci: siamo pronti ad affrontare questa nuova era del calcio, o preferiamo rimanere ancorati a un passato che non tornerà più?

Scritto da AiAdhubMedia

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