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Antonio Conte ha conosciuto il successo in quasi tutti i club che ha guidato, ma la sua esperienza al Tottenham è stata carica di delusioni. L’allenatore italiano, fresco vincitore dello scudetto con il Napoli, non è riuscito a portare a casa nessun trofeo durante il suo mandato a Londra, segnando un triste primato: il 53.95% di vittorie, il più basso della sua carriera. Un risultato che fa riflettere.
Un anno difficile
Conte ha recentemente parlato della sua avventura al Tottenham, svelando che la differenza di ambizioni tra lui e il club ha giocato un ruolo cruciale nella separazione avvenuta nel 2023. “È stato un anno complicato”, ha dichiarato. “Sono arrivato a novembre con la squadra al nono posto. Nel primo anno abbiamo strappato il quarto posto ai danni dell’Arsenal. Per il Tottenham, qualificarsi per la Champions League è quasi come vincere il titolo di Premier League.”
Le celebrazioni e le aspettative
Alla fine di una partita contro il Norwich, il clima era festoso negli spogliatoi. “Ho riunito il mio staff e ho detto: ‘Non dobbiamo abituarci a questo tipo di celebrazioni’”, ha ricordato Conte, sottolineando che non si poteva festeggiare la qualificazione alla Champions come se fosse un trionfo. “Siamo abituati a festeggiare cose ben diverse.”
Le perdite personali
Ma non sono state solo le difficoltà professionali a pesare su Conte. Ha rivelato che la morte di persone a lui care ha avuto un impatto profondo sulla sua vita. “Avevo firmato un contratto di un anno e mezzo per valutare la situazione, ma quell’anno è stato turbolento. Ventrone è morto in 15 giorni a causa della leucemia, un colpo incredibile, emotivamente e psicologicamente. Avevamo un legame molto forte”, ha spiegato l’allenatore, visibilmente commosso.
In quel periodo, anche Gianluca Vialli è venuto a mancare. “Lo avevo visto un mese prima in un ristorante. Sembrava sereno, ma c’era qualcosa che non andava. Anche Sinisa Mihajlovic è deceduto poco dopo.”
Il futuro di Conte
Ora, mentre il Napoli valuta l’acquisto di diversi giocatori di Premier League, Conte sembra aver voltato pagina. Tuttavia, un ritorno in Inghilterra potrebbe non essere nei suoi piani futuri. “Ho vissuto un’esperienza intensa e, a volte, dolorosa”, ha concluso. E ora, l’attenzione è rivolta al futuro, ma non senza il peso della storia recente. Che ne sarà di Antonio Conte? Solo il tempo lo dirà.