Adriano Galliani ricorda Silvio Berlusconi e analizza il futuro del Monza

Galliani rivela emozioni forti nel ricordare Berlusconi e analizza il futuro del Monza.

A due anni dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, Adriano Galliani torna a far sentire la sua voce. L’ex dirigente del Milan e attuale amministratore delegato del Monza si lascia andare ai ricordi e alle emozioni nel corso di un’intervista. Le sue parole sono un mix di nostalgia e realtà, mentre analizza il futuro del club brianzolo, in cerca di una nuova identità e di un ritorno in Serie A.

Un tributo a Berlusconi

Galliani, visibilmente commosso, ricorda il suo amico e mentore, affermando: “Non sarò ad Arcore per la messa di suffragio, ma a Madrid, dove parlerò agli studenti della Scuola Universitaria del Real Madrid. Il mio intervento sarà dedicato a Silvio, un uomo che ha segnato profondamente la mia vita”. Le sue parole rivelano non solo un legame personale, ma anche una profonda stima verso un uomo che, in qualche modo, ha rappresentato il calcio italiano e le sue trasformazioni.

Ricordi indelebili

“Mi mancano le sue telefonate di mezzanotte”, continua Galliani, raccontando aneddoti che rivelano la grandezza di Berlusconi. “Entravo ad Arcore camminando, uscivo volando”. Un incontro, quello del 1° novembre 1979, che ha segnato l’inizio di una lunga e fruttuosa collaborazione: “Capii subito di avere davanti un uomo straordinario, capace di interagire con chiunque, da Bush ai collaboratori più semplici”. E chiama a raccolta i suoi ricordi, mentre smentisce ogni tensione tra gli eredi: “I suoi figli stanno gestendo Fininvest in piena armonia”.

Il futuro del Monza

Galliani non si ferma solo a Berlusconi. La situazione del Monza è delicata e, mentre parla della possibilità di cessione, chiarisce: “Ci sono trattative in corso, ma nulla di concluso. Non siamo nemmeno al signing”. Il dirigente sottolinea l’importanza degli investimenti fatti da Fininvest, che ha iniettato 35 milioni tra centro sportivo e stadio. Un chiaro segno della serietà del progetto, che ambisce a tornare nel massimo campionato.

Attesa per la Serie A

“Vogliamo tornare subito in Serie A”, afferma Galliani con determinazione. Intanto, il Monza si prepara per una nuova avventura con Paolo Bianco in panchina, un allenatore con buone referenze. Non manca, però, un pensiero al Milan: “Quando Silvio mi chiese un parere sull’acquisto del Milan, io lo sconsigliai per i troppi soldi che avrebbe speso”. Galliani si dice fiducioso sul ritorno di Allegri, sottolineando che, senza impegni di coppa, potrà lavorare meglio.

Riflessioni sul calcio italiano

Il dirigente non risparmia critiche al sistema calcistico italiano, esprimendo preoccupazione per la Nazionale e la ricerca di un nuovo ct dopo l’esonero di Spalletti: “I club sono oberati di impegni. È normale che gli azzurri siano arrivati più stanchi dei norvegesi”. La sua analisi è lucida: “Credo che Gravina abbia responsabilità politiche, non tecniche. Ma è chiaro che il sistema vada riformato”. E sull’attuale Lega Serie A, si limita a osservare: “La lascio in salute e coesa”.

Un futuro incerto

La chiusura è con un aneddoto che lascia pensare: “Un mese fa ero in via Rosellini e, dopo aver schiacciato il pulsante del quarto piano, mi sono ritrovato al secondo, quello della Serie B. Ho lanciato un urlo… speriamo di restarci solo un anno”. Un futuro incerto, ma con la speranza di un ritorno in Serie A. La voce di Galliani risuona come un’eco nel mondo del calcio, portando con sé l’eredità di Berlusconi e la voglia di rinascita.

Scritto da AiAdhubMedia

La finale scudetto Under 18 del 2025: Roma e Torino pronte a darsi battaglia

Brescia calcio: un addio che fa male al cuore dei tifosi